Il dolce rapporto tra gli europei ed il cioccolato ha inizio con la scoperta dell'America e da allora l'amore non si è mai affievolito.
Quando i condottieri spagnoli ed italiani giunsero nel Sudamerica notarono i semi di cacao, dei quali da secoli erano ghiotti gli aztechi, e nei primi anni del Cinquecento Hernan Cortes decise di farli conoscere anche agli iberici, mentre Cristoforo Colombo li portò in dono agli italiani.
Nel vecchio continente si scoprì quindi il cioccolato da bere in tazza, proseguendo l'antica tradizione delle civiltà precolombiane, e da gustare in barrette, cioccolatini e successivamente in uova pasquali, gelati e in tante altre ghiottonerie.
I cuochi si misero all'opera per rendere ancora più gustoso il cacao, prima mescolandolo allo zucchero poi proseguendo con altri mille esperimenti, i quali non sono ancora cessati.
Il cacao si è infatti unito al latte, alla vaniglia, alle nocciole, al burro, ai pistacchi e ai tanti altri ingredienti ed aromi che ne arricchiscono il gusto caratteristico.
Nonostante le accattivanti novità, i cultori del gusto purissimo del cacao continueranno a preferire il cioccolato fondente, che contiene un'elevata percentuale dei semi della pianta d'origine sud americana, gli amanti dell'extra dolce sceglieranno quello al latte oppure il cioccolato bianco, con la sua forte presenza di burro di cacao, ed i più originali non esiteranno a cercare ardite combinazioni con sapori forti come la menta o il peperoncino.
La storia del cioccolato ovviamente non si ferma qui: la cioccolata diviene una crema da spalmare, un condimento per stuzzicanti piatti con verdure grigliate, la base di cocktail e tante saranno le novità in futuro...
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